Il test BMP permette di valutare il potenziale di recupero energetico di qualsiasi rifiuto organico facilmente degradabile. Dai residui agricoli ai sottoprodotti industriali fino alla biomassa, le informazioni ottenute consentono di progettare processi di digestione anaerobica più efficienti, riducendo gli sprechi e favorendo la produzione di energia rinnovabile.
Il Potenziale Biochimico di Metano (BMP) è un parametro fondamentale per comprendere la capacità dei rifiuti organici di produrre energia. Misurando la quantità massima di metano generata dalla digestione anaerobica, il test aiuta industrie, ricercatori e impianti di biogas a ottimizzare i processi, contribuendo a soluzioni energetiche sostenibili.
Cosa significa BMP - Potenziale Biochimico di Metano?
I test BMP riproducono su piccola scala la digestione anaerobica, un processo in cui molecole organiche complesse vengono scomposte in composti più semplici per generare biogas, principalmente metano (CH₄) e anidride carbonica (CO₂). Questo metodo consente di valutare il potenziale di metanizzazione dei rifiuti organici determinando la quantità di biogas o metano producibile per unità di peso della sostanza organica.
La digestione anaerobica ha due obiettivi principali:
- Il trattamento dei rifiuti: riduzione del contenuto organico nei rifiuti e nelle acque reflue.
- La produzione di energia rinnovabile: conversione dei rifiuti organici in biogas per la generazione di energia.
Per garantire una digestione stabile e una produzione continua di energia, è essenziale alimentare il digestore con un flusso costante e adeguato di materiale organico.
Come si calcola il BMP?
Il test BMP prevede la
digestione di un campione di substrato insieme a un inoculo attivo, all'interno di bottiglie incubate
a temperatura controllata. Campioni di controllo (contenenti solo l'inoculo) vengono utilizzati per il confronto. Durante il test, la
produzione di biogas/metano viene monitorata nel tempo, rappresentando la degradazione del materiale organico.
La resa di metano del substrato si calcola sottraendo la produzione di metano del campione di controllo a quella totale del campione di substrato. I risultati sono espressi in NmLCH₄/gSV, ossia il volume di metano prodotto per grammo di sostanza organica sulla base dei solidi volatili.
Condizioni chiave per il test BMP includono:
- Temperatura di incubazione: 37 ± 0.5°C
- Durata: circa 30 giorni, con conclusione quando la produzione di metano scende sotto l'1% (o 0,5%) della produzione cumulativa per tre giorni consecutivi.
Il metodo standard per l'analisi BMP è l'ISO 11734 (1995), che garantisce risultati affidabili e riproducibili.
Quali soluzioni sono disponibili per il test BMP?
Il design compatto, la facilità d'uso e l'elevata versatilità rendono i
VELP RESPIROMETRIC Sensors ideali per il test BMP, grazie a un sistema pronto all’uso che include:
- 6 RESPIROMETRIC Sensors
- 6 bottiglie per digestione anaerobica
- Contenitori di KOH per l'assorbimento di CO₂
- Ancorette magnetiche e una base di agitazione (capacità di 1000 ml)
- DataBox™ per la raccolta dati in tempo reale
- Software RESPIROSoft™ per l'analisi e la reportistica
I sensori trasmettono i dati direttamente al PC, consentendo il monitoraggio in tempo reale della curva analitica. Grazie al software intuitivo RESPIROSoft™, gli operatori possono gestire più analisi contemporaneamente, rendendo lo studio del BMP semplice ed efficiente, anche su periodi di circa 30 giorni.
Inoltre, la piattaforma cloud VELP ERMES migliora l'efficienza operativa, offrendo il monitoraggio remoto dei sensori ovunque e in qualsiasi momento, oltre a notifiche e avvisi immediati per tenere sempre sotto controllo lo stato delle analisi.
Con i Respirometric Sensors, il test BMP diventa semplice, affidabile ed efficiente, garantendo risultati accurati e operazioni ottimizzate.
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