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Analisi delle proteine negli alimenti: come determinare con precisione il contenuto proteico

18/03/2025

L'analisi delle proteine è fondamentale per il controllo qualità degli alimenti e l'etichettatura nutrizionale. Una determinazione accurata del contenuto proteico assicura la conformità agli standard normativi, supporta lo sviluppo di nuovi prodotti e garantisce la fiducia dei consumatori. In questo articolo, esploreremo i due principali metodi di analisi delle proteine negli alimenti – il metodo Kjeldahl e il metodo Dumas – evidenziandone vantaggi e applicazioni.

Le proteine sono macromolecole essenziali, costituite principalmente da carbonio, idrogeno, ossigeno, azoto e zolfo. Tra questi, l'azoto è l'elemento distintivo, rappresentando tra il 13,4% e il 19,1% delle proteine presenti negli alimenti.

Determinare il contenuto proteico è un passaggio cruciale nell'industria alimentare, nella ricerca nutrizionale e nel controllo qualità. Tuttavia, questa analisi può presentare delle sfide analitiche, poiché gli alimenti contengono sia azoto legato alle proteine sia azoto non proteico (NPN), proveniente da composti come amminoacidi liberi, peptidi, nucleotidi, fosfolipidi e vitamine.

Per ottenere risultati affidabili, i laboratori utilizzano metodi analitici standardizzati in grado di misurare l'azoto totale e distinguere tra frazioni proteiche e non proteiche. I due metodi più diffusi per la determinazione delle proteine sono il metodo Kjeldahl e il metodo Dumas, ciascuno con caratteristiche specifiche.

Perché l'analisi delle proteine è importante?

L'analisi delle proteine è un processo fondamentale per garantire la qualità dei prodotti, la conformità alle normative e un'etichettatura nutrizionale accurata. I produttori di alimenti e i laboratori si affidano a metodi di analisi delle proteine accurati per soddisfare gli standard industriali e aumentare la fiducia dei consumatori.

I due metodi più utilizzati per l'analisi delle proteine sono il metodo Kjeldahl e il metodo Dumas, che misurano entrambi il contenuto di azoto per calcolare i valori delle proteine. Ciascuno di essi offre vantaggi unici a seconda delle esigenze applicative:

  • Metodo Kjeldahl: tecnica di chimica umida che prevede digestione, distillazione e titolazione.
  • Metodo Dumas: metodo basato sulla combustione che consente una determinazione rapida e automatizzata delle proteine.

Metodo Kjeldahl: lo standard di riferimento per l'analisi delle proteine

Sviluppato nel 1883, il metodo Kjeldahl è una delle tecniche più utilizzata per la determinazione del contenuto di azoto e proteine negli alimenti. Viene ampiamente utilizzato per l'etichettatura nutrizionale, il controllo qualità e la conformità normativa, poiché misura l'Azoto Totale Kjeldahl (TKN), ovvero la somma dell'azoto organico e dell'ammonio presenti in un campione. Comprende tre fasi principali:

  1. Digestione – Il campione viene trattato con acido solforico e un catalizzatore per trasformare l'azoto organico in solfato di ammonio.
  2. Distillazione & Neutralizzazione – Il solfato di ammonio viene neutralizzato con idrossido di sodio (NaOH), liberando ammoniaca (NH₃), che viene raccolta in una soluzione ricevente.
  3. Titolazione – L'ammoniaca viene quantificata tramite titolazione acido-base e il contenuto di azoto viene convertito in proteine utilizzando un fattore di conversione (generalmente 6,25 per le proteine alimentari).
Analisi delle proteine negli alimenti: come determinare con precisione il contenuto proteico
Vantaggi del Metodo Kjeldahl
  • Metodo ufficiale riconosciuto da AOAC, ISO, FDA e altre autorità.
  • Versatile e applicabile a un’ampia gamma di alimenti, tra cui latticini, carne, cereali e prodotti trasformati.
  • Elevata accuratezza e riproducibilità.
Limitazioni del Metodo Kjeldahl
  • Richiede tempi di analisi più lunghi e maggiore intervento manuale.
  • Implica l'uso di sostanze chimiche pericolose come acido solforico e NaOH.
  • Non rileva alcune forme di azoto, come nitrati e nitriti, che possono portare a una sottostima del contenuto totale di azoto.

Metodo Dumas: analisi rapida e automatizzata delle proteine

Il metodo Dumas, noto anche come analisi a combustione, è una tecnica rapida e completamente automatizzata per determinare il contenuto di azoto e proteine negli alimenti. A differenza del metodo Kjeldahl, che si basa su reazioni chimiche in soluzione, il metodo Dumas utilizza un processo di combustione ad alta temperatura seguito da un’analisi dei gas rilasciati.

Questa tecnica si sta diffondendo sempre più grazie alla sua rapidità, automazione e all’assenza di sostanze chimiche pericolose, rendendola ideale per laboratori con elevati volumi di analisi e applicazioni industriali. Segue le seguenti fasi:

  1. Combustione – Il campione viene bruciato ad alte temperature in presenza di ossigeno, trasformando l’azoto in gas azoto (N₂).
  2. Rilevazione – Il gas azoto viene misurato tramite un rilevatore a conducibilità termica (TCD).
  3. Calcolo – Il contenuto di azoto viene convertito in proteine utilizzando un fattore di conversione noto.
Analisi delle proteine negli alimenti: come determinare con precisione il contenuto proteico
Vantaggi del metodo Dumas
  • Analisi rapida e ad elevata produttività.
  • Processo completamente automatizzato e privo di sostanze chimiche.
  • Minima preparazione del campione.
Limitazioni del metodo Dumas
  • Investimento iniziale più elevato, ma minor costo per analisi grazie all'automazione e alla riduzione di reagenti e manodopera.
  • Meno adatto per matrici alimentari eterogenee, con particelle grandi o distribuzione disomogenea degli ingredienti. 

Quale metodo scegliere per l’analisi delle proteine?

La determinazione delle proteine è essenziale per la sicurezza alimentare, l’etichettatura nutrizionale e il controllo qualità. La scelta tra il metodo Kjeldahl e il metodo Dumas dipende dalle esigenze specifiche del laboratorio o dell'industria alimentare. Mentre il noto metodo Kjeldahl rimane il gold standard grazie alla sua versatilità e all'accettazione delle normative, il metodo Dumas offre un'alternativa più veloce ed efficiente per gli ambienti ad alta produttività.

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