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AZOTO TOTALE KJELDAHL AD UN LIVELLO SUPERIORE: COME I LABORATORI POSSONO BENEFICIARE DELL'AUTOMAZIONE PER AUMENTARE LA LORO EFFICIENZA

09/05/2023

La necessità di aumentare l'efficienza, ridurre gli errori e migliorare la qualità dei dati spinge i laboratori verso processi sempre più automatici. Anche per i metodi  più tradizionali nel mondo della chimica umida, come l'analisi Kjeldahl, è possibile produrre risultati attraverso strumenti automatici e connessi in cloud. 
AZOTO TOTALE KJELDAHL AD UN LIVELLO SUPERIORE: COME I LABORATORI POSSONO BENEFICIARE DELL'AUTOMAZIONE PER AUMENTARE LA LORO EFFICIENZA
Era il 1883 quando Johan Kjeldahl presentò alla Società Chimica Danese il suo "Nuovo metodo per la determinazione dell'azoto nei corpi organici", rivoluzionando completamente l'analisi dell'azoto e stabilendo nuovi standard. La determinazione del contenuto di azoto con questo metodo era più veloce e più accurata di qualsiasi altra tecnica disponibile all'epoca.

Da allora, grazie alla sua versatilità, il metodo Kjeldahl, noto anche come metodo per la determinazione dell'azoto Kjeldahl, è diventato una procedura analitica comune per determinare l'azoto e le proteine in ampia gamma di campioni organici.

Il metodo Kjeldahl viene spesso utilizzato nell'analisi di alimenti, mangimi, bevande e prodotti agricoli, nei test ambientali e nell'analisi della qualità dell'acqua, nell'industria chimica e farmaceutica e ovunque sia necessario analizzare il contenuto di azoto.

Oggi, nella determinazione dell'azoto ammoniacale, delle proteine, dell'azoto, dell'azoto nitrico, dei fenoli, degli acidi volatili, dei cianuri e del contenuto di alcol, i laboratori possono ottenere un'elevata produttività, una maggiore automazione e una migliore gestione dei dati grazie ad analizzatori Kjeldahl avanzati.

Alti livelli di automazione con perfetta sincronizzazione dei processi

Alti livelli di automazione con perfetta sincronizzazione dei processi
La tendenza all'automazione nei laboratori è aumentata negli ultimi anni. Perché?

La necessità di aumentare l'efficienza, ridurre gli errori e migliorare la qualità dei dati sta guidando questa trasformazione. Le nuove tecnologie, come gli strumenti automatici per eseguire le analisi, le piattaforme IoT e cloud che controllano la strumentazione anche da remoto e le soluzioni di gestione dei dati semplificate che riducono la necessità di inserire manualmente i dati, rispondono a queste esigenze.

La notizia positiva è che non solamente gli strumenti e i metodi analitici nuovi beneficiano di questa "rivoluzione", ma anche la chimica umida e le analisi che seguono metodi di riferimento sono interessate, compresa l'analisi Kjeldahl.

L'automazione è diventata sempre più importante all'interno del laboratorio, in quanto offre numerosi vantaggi in termini di accuratezza, efficienza, precisione e produttività. Un sistema Kjeldahl automatizzato è un esempio di come l'automazione stia trasformando i processi dei laboratori ad alta produttività nel campo della chimica analitica.

La chimica analitica prevede l'analisi di sostanze per determinarne la composizione, la struttura e le proprietà, con una serie di passaggi complessi e lunghi che richiedono un alto grado di precisione e accuratezza. I metodi di analisi tradizionali prevedono spesso procedure manuali, che possono richiedere molto tempo ed essere soggetti a errori umani. L'automazione garantisce lo snellimento dei processi e la riduzione di errori.

Organizza le attività di laboratorio in modo efficace ed efficiente

L'automazione di attività ripetitive, come il caricamento autonomo dei provettoni nel distillatore, la rimozione automatica dei residui e l'aggiunta programmabile dei reagenti (acido borico, acqua, idrossido di sodio), consente di accelerare i tempi di esecuzione e di aumentare la produttività. 

Quando la produttività dei laboratori aumenta grazie all'adozione di soluzioni automatizzate, un maggior numero di campioni può essere analizzato in minor tempo, liberando gli operatori per altre attività e riducendo i costi associati a ritardi e arretrati.

Questo è possibile anche grazie alle nuove tecnologie che consentono al personale di laboratorio di monitorare e controllare strumenti, risultati e processi anche da remoto.

Maggiore accuratezza e precisione

Utilizzando unità di digestione e distillazione automatizzate è possibile standardizzare le procedure e i metodi di laboratorio. La standardizzazione delle procedure analitiche garantisce al laboratorio una maggiore coerenza e ripetibilità, nonché risultati più accurati e affidabili.

Inoltre, automatizzando i processi e l'inserimento dei dati (ad esempio il peso del campione) i laboratori possono superare il problema tipico delle procedure manuali tradizionali: l'errore umano.

Meno errori dovuti alla trascrizione manuale, minori costi legati alla correzione degli errori e una gestione semplificata dei dati garantiscono risultati coerenti e affidabili, riducendo la necessità di ripetere i test e risparmiando tempo e risorse.

L'importanza dell'automazione all'interno del laboratorio non può essere sottovalutata

Il metodo Kjeldahl prevede una serie di passaggi, tra cui la digestione, la distillazione e la titolazione, che possono richiedere tempo e un elevato grado di precisione.

L'apparecchiatura Kjeldahl di VELP è stata progettata per massimizzare l'automazione e fornire le migliori condizioni per ottenere risultati accurati e riproducibili.

L'UDK 169, utilizzato in combinazione con l'autocampionatore AutoKjel, è in grado di elaborare autonomamente fino a 24 campioni che vengono automaticamente caricati nell'unità, riducendo il tempo necessario per l'analisi e aumentando la produttività complessiva.

Tutte queste fasi possono essere eseguite in conformità alla normativa 21 CFR Part 11, per garantire la qualità e l'incorruttibilità dei dati registrati e la giusta delega di responsabilità grazie al sistema di gestione degli utenti con tre livelli di accesso.
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