I sottoprodotti alimentari sono prodotti minori o secondari ottenuti nel processo di produzione dei prodotti principali. Essi hanno un ruolo chiave ai fini dell’economia circolare perché acquisiscono un nuovo valore in termini di riutilizzo e riciclo, al fine di ridurre i rifiuti e gli sprechi al minimo.
Oggi, i sottoprodotti della filiera agroalimentare sono principalmente destinati a settori come quello per la produzione di energia, di mangimi o di concimi naturali, ma possono anche essere utilizzati nella stessa industria alimentare, in quanto ricchi di proprietà antiossidanti, che possono avere effetti positivi anche sulla shelf-life dei prodotti finiti.
Infatti, nel corso degli anni si sono per lo più utilizzati antiossidanti sintetici, per incrementate la durata di conservazione dei prodotti. Però, con il crescere dell’attenzione da parte dei consumatori nei confronti di tematiche come la qualità dei prodotti consumati, è cresciuta anche la preoccupazione per il loro potenziale tossico, mutageno e cancerogeno.
Di qui la necessità di trovare soluzioni alternative, tanto efficaci quanto sicure.
Scopri come foglie di olivo, sansa, acque reflue dei frantoi e noccioli, ovvero i principali sottoprodotti del sistema oleario, possono essere utilizzati come additivi naturali nella formulazione di biscotti, al fine di migliorarne la stabilità ossidativa e prolungarne la shelf-life.